CARTUCCE DI PIOMBO E ZONE UMIDE

‼️CARTUCCE DI PIOMBO E ZONE UMIDE‼️
👉Oggi è stata definitivamente approvata dal parlamento la norma che risolve il problema sull’uso delle munizioni di piombo nell’esercizio dell’attività venatoria ‼️

👉 il trasporto “colpevole” o l’uso di munizionamento “tossico” in zone umide con le ultime disposizioni è stato “degradato” da reato a sanzione amministrativa 📍

👉Modifiche all’articolo 31 della legge 11 febbraio 1992, n. 157

1. All’articolo 31 della legge 11 febbraio 1992, n. 157, dopo il comma 1, sono aggiunti i seguenti: «1-bis. Chiunque, nell’esercizio dell’attività di tiro, nel tempo e nel percorso necessario a recarvisi o rientrare dopo aver svolto tale attività, detiene munizioni contenenti una concentrazione di piombo, espressa in metallo, uguale o superiore all’1% in peso, all’interno o a non oltre 100 metri di una zona umida, è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 20 a euro 300.

👉Sono state definite le zone umide

1-ter. Ai fini dell’applicazione del comma 1-bis, sono qualificate zone umide quelle ricadenti nei seguenti territori:

👉a) zone umide d’importanza internazionale riconosciute e inserite nell’elenco della Convenzione di Ramsar;

👉b) zone umide presenti nei siti di interesse comunitario (SIC) o in zone di protezione speciale (ZPS);

👉c) zone umide ricadenti all’interno di riserve naturali e oasi di prote- zione istituite a livello nazionale e regionale.

SANZIONI

👉1-quater. La sanzione non si applica se il soggetto dimostra di dete- nere munizioni di piombo di cui al comma 1-bis al fine di svolgere attività diverse dall’attività di tiro.»

📍l’ultimo capoverso e’ rimasto sebbene rappresenti un’inversione dell’onore della prova che mal si concilia con i principi giuridici del nostro ordinamento “📍

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Il commento della Federcaccia
Nonostante le polemiche «e una forte opposizione da parte dei soliti ambienti dove il sentimento antivenatorio è ben radicato» commenta Massimo Buconi, presidente nazionale della Federcaccia, s’è raggiunto «un risultato sicuramente migliorabile, ma che comunque ha riportato serenità e maggiori certezze fra le file dei cacciatori». La Federcaccia comunque intende lavorare sin da subito «perché la nuova normativa venga perfezionata, e sciolti anche gli ultimi possibili dubbi».

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